Helmut Berger. Ritratto su pellicola

Benedetta Pallavidino
2023-11-15 11:06:24
Helmut Berger. Ritratto su pellicola

Recentemente scomparso, Helmut Berger ha impersonato il personaggio dell’attore maledetto, al di sopra delle righe nei personaggi portati sullo schermo ma anche nella vita. Protagonista di film entrati nella storia del cinema, viene ora studiato da una giovane e brillante studiosa alessandrina, Benedetta Pallavidino, in un nuovo libro pubblicato da Bietti Fotogrammi. Helmut Berger. Ritratto su pellicola è il titolo del volume, che si può trovare sia in cartaceo (tramite Amazon) che in ebook.
“La proposta – dice Benedetta Pallavidino – di scrivere questo libro è arrivata inaspettata il giorno dopo la morte di Berger, avvenuta il 18 maggio 2023. Quindi l’ho scritto molto velocemente anche se in realtà è un progetto a cui volevo lavorare da tempo”. L’idea iniziale era venuta fuori intorno già nel 2017 e intendeva essere una rivalutazione della sua figura di attore, scritta insieme a lui. “Volevo fare un libro intervista, e nel 2019 mi sono mossa a seguito di una delle sue ultime apparizioni al Lovers Film Festival di Torino, ma lui nel novembre dello stesso anno decise di ritirarsi dalle scene e non volle più avere contatti con nessuno, probabilmente perché aveva problemi di salute. Conoscevo una serie di persone che potevano portarmi direttamente a lui senza l’agente e tutte le strade sembravano percorribili fino a un certo punto: le promesse c’erano ma poi non arrivava il contatto. Così decisi di lasciare perdere. Fino a quando l’editrice Ilaria Floreano (Bietti) mi ha chiesto di scrivere questo libro”.
In questo libro Benedetta Pallavidino ha scelto di ignorare il gossip che ha visto Berger protagonista delle cronache con la sua tumultuosa vita privata. Il suo obiettivo è stato invece studiare e rivalutare l’artista. “Il cinema – dice – sia nazionale che internazionale, è rimasto sempre molto legato al suo primo grande ruolo ne La caduta degli dèi di Luchino Visconti, dove interpretò un giovane bello, fragile e ambiguo. Si veste da donna per recitare, è manipolato dalla madre, segue le sue orrende pulsioni pedofile. Attraverso il nazismo si vendica di tutti i membri della sua famiglia”.
Il libro divide in grandi categorie i film di Berger. “La prima è quella del bello e dannato. Rientrano in questa parte i ruoli di Dorian Gray, del nazista di Salon Kitty di Tinto Brass, del gigolò, del criminale in La belva col mitra. Altro filone è quello della fragilità con grandi film d’autore. “Ludwig di Visconti dove interpreta il monarca bavarese e Il giardino dei Finzi Contini di De Sica, in cui è Alberto Finzi Contini. Il giusto mezzo tra questi personaggi è quello di Konrad Huebel in Gruppo di famiglia in un interno, dove Visconti mette in scena il rapporto che ha con lui attraverso la figura del professore intepretato da Burt Lancaster”. Infine, dopoe una serie di film di serie B, il grande ritorno al cinema d’autore. “In due importanti lavori ritrova le sue parti principali: il personaggio fragile in Saint Laurent di Bertrand Bonello dove interpreta il grande stilista negli ultimi anni di vita e il libertino in Liberté di Albert Serra”. Un libro affascinante, che, evitando inutili gossipi, ci presenta nel suo reale valore un protagonista di decenni di storia del cinema.

Alberto Ballerino © Il Piccolo 14 novembre 2023

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