Non è un saggio, non lo si può definire neppure un romanzo, ma è la storia di un’amicizia tra l’attore Gian Maria Volonté e Oreste Scalzone, dirigente dell’organizzazione di estrema sinistra Potere Operaio, raccontata da quest’ultimo a Umberto Lucarelli, anche lui di quell’area politica e scrittore
di una trilogia sul ’77: Non vendere i tuoi sogni, mai; Ser Akel va alla guerra; Vicolo Calusca. Lucarelli trasforma le parole di Scalzone in una narrazione
struggente e incalzante come – incalzanti – lo erano quegli anni, colmi di eventi belli e tragici a un tempo, di una grande passione per il cambiamento sociale, politico, personale, in cui non si esitava a mettere a rischio anche la propria vita.