Videoclip di genere. Folli sarabande cinefile

Massimo Privitera
Manetti Bros. n. 14/2022

I Manetti Bros. stanno ai videoclip come i film di genere stanno ai Manetti Bros. Nella loro multiforme carriera di registi, sceneggiatori, produttori e direttori della fotografia, i fratelli romani hanno messo a servizio dell’universo italico della videomusica un talento registico che ricorda quello dei grandissimi artigiani di quel nostro cinema popolare di un passato non troppo lontano, denigratoriamente qualificato di serie B (quando non di serie Z): Sergio Sollima, Enzo G. Castellari, Sergio Martino, Umberto Lenzi, Antonio Margheriti, Lamberto Bava, Stelvio Massi, e l’elenco potrebbe allungarsi parecchio.
Nel loro carnet si sono succeduti cantautori e cantanti di diversa natura musicale, con passaggi da un genere all’altro (rap, hip hop, jazz, pop, neomelodico…) contraddistinti da quella classe immaginativa nella direzione propria solo di coloro che posseggono il quid artigianale di cui sopra – che non è propriamente di tutti: di surrogati registici, nel panorama nostrano e mondiale, ve ne sono stati e ancora ve ne sono tanti – e fondamentale nel dare un taglio visivo sui generis alle canzoni. Canzoni contenenti citazioni ai generi di celluloide più amati. Canzoni di interpreti o gruppi quali gli 883 o Max Pezzali in solitaria, Syria, Tiromancino con Riccardo Sinigallia, Sergio Cammariere, Piotta, Gemelli Diversi, Gigi D’Alessio, Francesco Renga, Nek, Marina Rei, Cor Veleno, Alex Britti e Mariella Nava.
I Manetti si sono svagati nel mescolare con sapiente divertimento e occhio visivo sempre pertinente – da interprete a interprete in causa – trame action, fantasy, sci-fi e quant’altro gli potesse passare per la testa, pescando nei loro ricordi di preparatissimi cinefili e audiofili incalliti, in perfetto accordo con gli autori/esecutori delle canzoni stesse, che si sono fatti condurre per mano in queste (s)ragionate follie registiche. Ci sono una Wonder Woman-casalinga disperata perché il marito Superman è sempre in giro a salvare il mondo (Syria di Se tu non sei con me), un James Bond (Renga), un Ethan Hunt (Nek), un Indiana Jones (Pezzali) in missione impossibile per conto della Musica (Duri da battere) e un girotondo valzer per Cammariere (Tempo perduto), passando persino dal rap di Neri de’ Roma, ovvero i Donny B, dove Antonio e Marco sono finanche attori nel ruolo di rapinatori.

Videografia essenziale
Se tu sei con me (Syria); HH360° (Dj Enzo); Banditi, Notte d’acqua, Zero tolleranza (Assalti Frontali); Nottetempo (La Comitiva); Strade (Tiromancino e Riccardo Sinigallia); Dove puoi respirare (Cor Veleno); Cambiamenti del mondo, Tempo perduto (Sergio Cammariere); Dio lodato (Joe Cassano); Una così (Gemelli Diversi); Maestri sull’altare (Marina Rei); Bella vera, La lunga estate caldissima, Come deve andare, Uno in più, Ci sono anch’io, Quello che capita (883); A storia e nisciuno (Nino D’Angelo); Il mondo insieme a te, Fai come ti pare, Il mio secondo tempo, Credi (Max Pezzali); Supercafone, Dimmi qual è il nome, La mossa del giaguaro, La grande onda (Piotta); Rastafestagangsta, Balla e dalla, La gabbia, Che idea, Supercar, Voglio il motorino (Flaminio Maphia); Solo una volta, Mi piaci, Gelido, La vasca (Alex Britti); La maculata di Laura, La druda e il soldato (Misero Spettacolo); Scrivilo negli occhi (Mariella Nava); Meravigliosa (la luna) (Francesco Renga); Il piatto piange (C.U.B.A. Cabbal); Più di prima (G Max); Mi Vida (Gigi D’Alessio); ‘O Bongo (Ciccio Merolla); Duri da battere (Max Pezzali, Nek, Francesco Renga).

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