La Parigi occulta di Jacques Yonnet

Andrea Scarabelli
Jorge Luis Borges – Il Bibliotecario di Babele n. 12/2017
La Parigi occulta di Jacques Yonnet

Parigi, 1465. Nel vicolo d’Amboise lavo­ra un orologiaio, giunto da Oriente. Vive miseramente, frequenta gli zingari, gira voce sia ricchissimo. Tra l’altro, sembra che molti dei suoi clienti ringiovaniscano invece d’invecchiare. Si viene a sapere che i suoi orologi sono di un tipo particolare: le loro lancette vanno all’indietro. E così quelle biologiche di chi li possiede. I clienti formano una confraternita, cui è ammes­so solo chi conosce il terribile segreto. Un giorno vanno tutti insieme da lui: gli chie­dono di arrestare il processo. Già, perché va bene ringiovanire, ma tornare alle tur­be dell’adolescenza, all’inconsapevolezza dell’infanzia non è altrettanto gradevole. E poi, significa conoscere il momento esat­to in cui si morirà. Il povero orologiaio è sbigottito: se non avesse tarato in questo modo gli orologi, sarebbero morti da tem­po… Ma loro non vogliono sentire ragioni. Tra l’altro, gli chiedono, com’è che lui non invecchia né ringiovanisce? Semplice: il suo maestro, a Venezia, gli ha donato un orologio che un giorno va avanti e l’altro indietro. Insoddisfatti, progettano una spedizione notturna, per carpire il segreto della vita eterna. In casa non c’è nessuno: mettono tutto a soqquadro e trovano il mitico orologio. Sfondano il quadrante: i loro orologi si fermano. I cadaveri vengono seppelliti il giorno dopo.

Parigi, anni Qua­ranta del secolo XX. Jacques Yonnet, mili­tante nella Resistenza, si aggira, armato di penna, carboncino, block notes e album da disegno, tra i bistrot della Rive Gauche, a caccia di aneddoti e leggende, in cerca di quel meraviglioso urbano (Marc Schwei­zer) che si annida tra i vicoli di Parigi. La penna di questo realista magico sonda il ventre di una città decifrandone gli arca­ni, quella luce serotina che, squarciando i vapori della Senna, trasfigura uomini e cose, facendo di ogni barbuto un profeta, di ogni prostituta l’ancella di un culto il cui nome è andato perduto. «In certe zone di Parigi il meraviglioso è moneta corren­te»: donne che si trasformano in gatti e uomini che attraverso la Notte sovrana riconquistano la giovinezza, marionette che si lanciano in sfrenate danse macabre e guarigioni sovrannaturali, un’umanità «dignitosamente affranta» che si trasci­na per vie e boulevard…

Questo e altro il lettore troverà in Rue de Maléfices, appena uscito in nuova edizione per EDT. Il ma­nifesto di un modo di vedere la realtà: chi non ha sentito, scrive Yonnet, almeno una volta nella vita «un certo Richiamo verso l’Altrove, tanto imperioso quanto enigma­tico»? Anche i più insospettabili «hanno ammesso di essersi trovati, magari per una manciata di secondi, nella situazione di chi è “ispirato”, informato da mezzi di comu­nicazione e conoscenza tutt’altro che nor­mali riguardo le possibilità di penetrare l’Interdetto, di varcare limiti considerati inaccessibili, di entrare direttamente in un “universo parallelo” che non è affatto l’an­titesi del nostro “quotidiano”, ma ne rap­presenterebbe il complemento».

Tra i let­tori di Yonnet – Raymond Queneau, Paul Fort, Jacques Prévert, Claude Seignolle… – figurò anche Louis Pauwels, che, po­chi anni dopo, assieme a Jacques Bergier avrebbe scritto Il mattino dei maghi, pro­clamando la vittoria definitiva dell’Al­trove. Il 4 agosto 1954, sulle colonne del giornale «Carrefour», Pauwels curò una recensione di Rue des Maléfices intitola­ta Parigi capitale della magia. Yonnet, «poeta, avventuriero dei vicoli notturni, storiografo e forse detentore d’importan­tissimi segreti», non l’apprezzò molto, a dire il vero. Poco importa: l’Altrove aveva vinto di nuovo.

Jacques Yonnet, Rue de Maléfices, tr. di Guido Lagomarsino, EDT, Torino 2016, pp. 330, € 23.

[Vai all'indice]

Scarica il pdf

Ultime uscite

François Ozon

François Ozon

Inland n. 2/2016
Il secondo numero di INLAND è il primo volume dedicato in Italia a François Ozon. Regista tra i generi, firma sfuggente all’etichetta d’autore, nei suoi film Ozon fa riverberare echi [...]
Fiume Diciannove - Il Fuoco sacro della Città di Vita
1919-2019. Un secolo fa Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, dando vita a quella che sarebbe stata una rivoluzione durata cinquecento giorni. Un’atmosfera febbricitante e festosa, ma anzitutto sacra, qui [...]
Aldo Lado

Aldo Lado

Inland n. 9/2019
Quello che stringete tra le mani è il numero più complesso, stratificato, polisemantico del nostro – vostro – INLAND. Quaderni di cinema. Lo è innanzitutto grazie al parco autori, mai [...]
Dylan Dog - Nostro orrore quotidiano
Detective dell’Occulto, Indagatore dell’Incubo, Esploratore di Pluriversi: come definire altrimenti Dylan Dog, dal 1986 residente al n. 7 della londinese Craven Road? Le sue avventure – che affrontano tutti gli [...]
Dino Buzzati - Nostro fantastico quotidiano
Vi sono autori, come disse una volta Conan Doyle, che «hanno varcato una porta magica». Tra questi spicca Dino Buzzati, che ha condotto il fantastico nel cuore pulsante della materia. [...]
William Lustig

William Lustig

Inland n. 13/2020
Gennaio 2015, riunone di redazione: si discute a proposito della nascita di INLAND. Quaderni di cinema. A chi dedicare i primi tre numeri? Idee tante, unanimità poca. Restano quattro progetti, [...]
Jorge Luis Borges - Il Bibliotecario di Babele
Jorge Luis Borges è un autore oceanico, un crocevia di esperienze, storie, civiltà e piani dell’essere, un caleido­scopio nel quale il passato si fa futuro e il futuro si rispecchia [...]
Rote Armee Fraktion

Rote Armee Fraktion

Inland n. 18/2024
GRATUITO PER I NOSTRI LETTORI UN ESTRATTO DELLA COPIA DIGITALE DI QUESTO NUOVO INLAND E ALCUNI TESTI DA LEGGERE ONLINE Due anni fa, nel concepire il nuovo corso di INLAND, con [...]
Antonio Bido

Antonio Bido

Inland n. 11/2019
Girata la boa del decimo numero, INLAND. Quaderni di cinema compie altri due significativi passi in avanti. Innanzitutto ottiene il passaporto. A rilasciarlo è stato il Paradies Film Festival di Jena [...]
Carlo & Enrico Vanzina

Carlo & Enrico Vanzina

Inland n. 7/2018
INLAND. Quaderni di cinema numero #7 nasce nell’ormai lontano dicembre 2017, in un bar di Milano dove, di fronte al sottoscritto, siede Rocco Moccagatta, firma di punta di tutto quel [...]
Lav Diaz

Lav Diaz

Inland n. 3/2017
È da tempo che noi di INLAND pensiamo a una monografia dedicata a Lav Diaz. Doveva essere il numero #1, l’avevamo poi annunciato come #2, l’abbiamo rimandato in entrambe le [...]
Mike Flanagan

Mike Flanagan

Inland n. 16/2023
Lo specchio è un simbolo polisemantico. Investe la sfera delle apparenze, ma anche quella dei significa(n)ti. Chiama in causa l’estetica, la filosofia e, insieme, la psichiatria. È l’uno che contiene [...]
Manetti Bros.

Manetti Bros.

Inland n. 14/2022
Febbraio 2020. Inland. Quaderni di cinema numero #13 va in stampa con una nuova veste. Brossura, dorso rigido, grammatura della copertina aumentata. Il numero è dedicato a William Lustig, alfiere [...]
Lune d'Acciaio - I miti della fantascienza
Considerata da un punto di vista non solo letterario, la fantascienza può assumere oggi la funzione un tempo ricoperta dai miti. I viaggi nello spazio profondo, le avventure in galassie [...]
Rob Zombie

Rob Zombie

Inland n. 1/2015
Con la parola inland si intende letteralmente ciò che è all’interno. Nel suo capolavoro INLAND EMPIRE, David Lynch ha esteso la semantica terminologica a una dimensione più concettuale, espansa e [...]
Pupi Avati

Pupi Avati

Inland n. 10/2019
Numero #10. Stiamo diventando grandi. Era da tempo che pensavamo a come festeggiare adeguatamente questa ricorrenza tonda, questo traguardo tagliato in un crescendo di sperimentazioni editoriali, collaborazioni, pubblicazioni sempre più [...]
Philip K. Dick - Lui è vivo, noi siamo morti
Celebrato in film, fumetti e serie tv, Philip K. Dick ha stregato gli ultimi decenni del XX secolo. Ma il suo immaginario era talmente prodigioso che, a furia di sondare [...]
Sergio Martino

Sergio Martino

Inland n. 5/2017
Giunto al quinto numero, INLAND. Quaderni di cinema affronta uno snodo cruciale, fatto di significative ed emblematiche svolte che segnano uno scarto, un’apertura rispetto alla precedente linea editoriale. Innanzitutto la scelta del [...]
Carlo Verdone

Carlo Verdone

Inland n. 12/2019
"Vi ho chiesto di mettere la mia moto Honda Nighthawk in copertina perché su quella moto c'è passato il cinema italiano. Su quella moto io sono andato e tornato da [...]
Rob Zombie Reloaded

Rob Zombie Reloaded

Inland n. 8/2019
Giunto all’ottavo fascicolo, INLAND. Quaderni di cinema riavvolge per un attimo la pellicola della sua breve ma significativa storia, tornando a percorrere i passi compiuti nel 2015 quando aveva aperto [...]
America! America? - Sguardi sull'Impero antimoderno
L’impero statunitense ha sempre generato nella cultura italiana reazioni contrastanti, che spaziano da un’esaltazione semi-isterica a una condanna a priori, altrettanto paranoica. Sembra sia pressoché impossibile, per chi si confronta [...]
Dario Argento

Dario Argento

Inland n. 15/2022
Tutto è nato da Occhiali neri (2022). Dalla sua visione, certo, ma anche dal dibattito che il film ha riaperto a proposito di Dario Argento e di tutto ciò che [...]
Walt Disney - Il mago di Hollywood
«Credo che dopo una tempesta venga l’arcobaleno: che la tempesta sia il prezzo dell’arcobaleno. La gente ha bisogno dell’arcobaleno e ne ho bisogno anch’io, e perciò glielo do». Solo un [...]
4-4-2 - Calciatori, tifosi, uomini
Nel calcio s’intrecciano oggi le linee di forza del nostro tempo; talvolta vi si palesano le sue fratture, i suoi non-detti. Ecco perché il quattordicesimo fascicolo di «Antarès» è dedicato [...]
Nicolas Winding Refn

Nicolas Winding Refn

Inland n. 4/2017
Perché Nicolas Winding Refn? La risposta è semplice: perché, piaccia o no, è un autore che, più di altri, oggi ha qualcosa da dire. Sebbene sempre più distante dalle logiche [...]
Michele Soavi

Michele Soavi

Inland n. 6/2018
Il nuovo corso di INLAND. Quaderni di cinema, inaugurato dal numero #5, dedicato a Sergio Martino, è contraddistinto da aperture al cinema italiano, al passato, a trattazioni che possano anche [...]

Ultimi post dal blog

Trent ’anni non bastano. Né mai sarà sufficiente qualunque distanza temporale dalla sua scomparsa per sopire il senso di inadeguatezza, l’incurabile timore reverenziale e di lesa maestà scrivendo del genio di Gian Maria Volonté. Una genialità controversa, travolta dalle mistificazioni, salvaguardata dal mistero. Quel suo sguardo severo nutrito dall'esigenza di perfezione sopravvive nelle coscienze mai abbastanza critiche, al punto da indurre un autore a posticipare di sei anni la pubblicazione di un libro a lui dedicato perché “non si sentiva all'altezza”. Questi risponde al nome di Stefano Loparco, saggista navigato e rispetta- to, il cui L’ultimo sguardo. Vita [...]
Scritto da Ilaria Floreano, con la prefazione di Barbara Sukowa, il primo volume italiano dedicato alla cofondatrice, insieme ad Andreas Baader e Ulrike Meinhof, della Rote Armee Fraktion (RAF). Pubblicato da Bietti Edizioni, è un ritratto realizzato attraverso i film in cui ha recitato, le pellicole che ha ispirato, le affinità e le divergenze con personaggi come R. W. Fassbinder e le lettere scritte dal carcere alla sorella Scritto con passione e autorevolezza da Ilaria Floreano, Gudrun Ensslin. Attrice, madre, terrorista, prigioniera è un’indagine su una cittadina niente affatto al di sopra di ogni sospetto. Con gli strumenti della letteratura e del [...]