Arte, musica e storia è il trinomio che racchiude, a un tempo, l’anima di questo libro, la vita di Piero Buscaroli e il corpo vivo di una civiltà intera – la nostra. Una galleria di ritratti e diorami, leggeri come foglie o pesanti come pietre: alcuni aprono squarci sul passato e sulla grande tradizione occidentale, altri demoliscono le miserie di un presente che questo retaggio ha sprezzantemente negato, rottamato, paludato nello specialismo accademico. Riproposte a trentadue anni dalla loro prima edizione, queste pagine sono il manifesto ideale di un Canone Europeo, insieme di rimandi, caleidoscopio che sopravvive oltre le rovine. Accedervi è semplice: basta soffiare sulle braci di un fuoco molto antico, riattivando i tre sensi su cui si basa il nostro essere al mondo come occidentali – la vista, l’udito e la memoria. Senza di essi, l’Europa cessa di essere produttrice di Storia – e l’attualità è il triste inveramento di questa profezia.