Dalle campagne assolate alle acquose propaggini del delta del Po, dagli ombrosi boschi dell’Appennino fino ai chiassosi lidi della riviera, un viaggio tra cinema e oralità contadina attraverso territori da sempre sinonimo di serenità e apertura, alla ricerca di quella crepa in cui la macchina da presa di Pupi Avati si è inserita riportando a galla un terrore antico. In un serrato dialogo con gli autori, il regista sviscera le dinamiche biografiche, drammaturgiche e filmiche con cui ha costruito e veicolato la paura in 50 anni di carriera, dagli embrionali Balsamus e Thomas ai cult La casa dalle finestre che ridono, Zeder e L’arcano incantatore, fino ai brividi del nuovo millennio: Il nascondiglio e Il signor Diavolo.